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Partendo da Ravenna o dalle località della sua provincia, in moto è possibile inanellare chilometri meravigliosi tra le curve ed i boschi dell’Appennino tosco-romagnolo. Questo è un itinerario ad anello di circa 260 chilometri (con partenza e arrivo a Ravenna) che permette di scavalcare alcuni tra i Passi più belli.

Si parte con calma e senza fretta da Ravenna, dirigendosi verso Russi.

Poi si attraversa Faenza per giungere a Brisighella .

Il piccolo centro cittadino e la Via degli Asini meritano almeno una piccola sgranchita in occasione della sosta-caffè.

Si prosegue in direzione Marradi e poi si sale diretti fino al Passo della Colla. La strada è sempre bellissima, con curve e controcurve che fanno divertire davvero.

In cima al passo, la Locanda della Colla ormai abbandonata da anni mette un po’ tristezza. Era una delle mète più popolate dai motociclisti, in estate ed in inverno, anche quando, la prima domenica dell’anno, i partecipanti alla tradizionale Motopancetta (la prima colazione dell’anno, a Prato all’Albero, lì vicino e all’aperto) infreddoliti si fermavano lì per scaldarsi con un piatto di cappelletti in brodo bollenti… Per fortuna, comunque, Monica e Filippo hanno aperto il Nido d’Allocco, proprio dietro alla vecchia locanda, tornando ad offrire un punto di ritrovo per tanti motociclisti. È un piccolo bar con tanti tavoli all’esterno. Pane, schiacciate e dolci sono splendidi.

Si scende verso la Toscana, e per evitare di fare troppa noiosa pianura, a Ronta si svolta a destra seguendo le indicazioni Luco del Mugello Scarperia. Sono stradine secondarie, strette e malmesse, in un paio di punti addirittura ripide. Ma si sbuca proprio a fianco al famoso Mugello Circuit

Si passa proprio di fronte all’ingresso principale del circuito (sosta obbligata per un selfie!) e si tiene la destra, in direzione Firenzuola: non appena si comincia a salire la strada torna divertentissima… d’altronde si sale al Passo del Giogo!

Anche il Giogo è una delle mète più apprezzate dai motociclisti toscani ed emilianoromagnoli. In cima al passo non è detto che il ristorante non sia pieno, ma un panino o una schiacciata da mangiarsi nei tanti tavoli all’esterno non le negano mai a nessuno. All’ombra degli alberi, quasi sempre accompagnati da una fresca brezza, si sta sempre molto bene.

Passo del Giogo

Si scende fino a Firenzuola, poi appena passato il paesino di Coniale si svolta a destra per salire uno dei passi paesaggisticamente più belli, il Passo del Paretaio.

(primi tornanti meravigliosi, poi offre una vista splendida, infine diventa stretto e un po’ infido nella discesa verso Palazzuolo).

Da Palazzuolo sul Senio a Casola Valsenio la strada è tranquilla e ben tenuta, e subito dopo Casola si svolta a sinistra per il Passo del Prugno in direzione Fontanelice. La strada provinciale 70 del Passo del Prugno era (e ci sono ancora i cartelli) la Strada della lavanda. Oggi di lavanda non ce n’è più traccia. Anzi: nel corso dell’alluvione e degli eventi atmosferici eccezionali del maggio 2023, era stata anche molto danneggiata dalle piogge e dagli smottamenti. Può capitare di trovare ancora qualche cartello di ‘strada chiusa’, ma siamo in Italia… nessuno ci fa caso. C’è ancora qualche restringimento e qualche semaforo peraltro quasi inutile. Basta fare un po’ di attenzione nel caso vi siano dei lavori in corso. In ogni caso il Prugno è un passo molto bello, che regala, non appena superata la vetta, una vista bellissima su tutta la pianura sottostante. Scendendo verso Fontanelice, poi, si si imbatte nel Chiosco 31, un chioschetto splendido in mezzo ai boschi, dev’è possibile fermarsi per mangiare qualcosa o anche solo per sgranchirsi e dissetarsi.

Una volta raggiunta Fontanelice svoltiamo a destra verso Imola, ma a Borgo Tossignano lasciamo la strada trafficata per passare dalla più tranquilla provinciale di Codrignano, dalla quale si scorgono infiniti calanchi.

Giunti quasi ad Imola, ad una piccola rotonda si imbocca Via Omobono Tenni e, dopo aver costeggiato per un po’ le recinzioni dell’autodromo di Imola, si svolta nuovamente a destra (nessuna indicazione) per Via Ghiandolino per poi salire fino a Cima Gallisterna (ormai famosa per i Mondiali di ciclismo e per la seconda tappa romagnola del Tour de France 2024) e scendere su Riolo Terme.

Cima Gallisterna

Dopo di che ci aspetta solo la pianura fino a Ravenna.

Si tratta di un percorso ad anello di circa 260 km di strade divertenti e neppure troppo trafficate, percorribile tranquillamente in giornata, anche con qualche sosta.